Autore: Administrator
8 giugno 2015
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Nato a Roma nel 1987, dopo la maturità classica conseguita presso il Liceo Ginnasio Statale ‘T. Tasso’ frequenta la facoltà di Giurisprudenza dell’università ‘Sapienza’ di Roma dove, nell’Ottobre 2013, si laurea con tesi in Filosofia del diritto dal titolo “Diritto ed ermeneutica in J. Derrida”. A seguito di concorso ottiene un posto come dottorando presso l’istituto di Filosofia del Diritto. Conduce un percorso di ricerca finalizzato a mostrare il collegamento tra il formalismo giuridico e l’utilizzazione funzionale dei processi psichici caratteristica dello stato ossessivo. A partire dalle considerazioni di Luisa Avitabile sulla burocratizzazione dell’ermeneutica (AA.VV., Persona Imputabilità, Ermeneutica, Torino 2014), e dalla sollecitazione di Bruno Romano ad approfondire la riflessione giusfilosofica presente nel ‘Processo’ di Kafka (B. Romano, Giudizio giuridico e Giudizio estetico. Da Kant verso Schiller, Torino 2013), avvia il lavoro di tesi di dottorato prendendo la letteratura kafkiana come riferimento. Attraverso il confronto con Hannah Arendt e Karl Jaspers individua, nell’opera di Kafka, elementi che si mostrano riconducibili alle teorie freudiane e che lasciano emergere una riflessione filosofico-giuridica sul rapporto tra psiche e diritto in un contesto sociale funzionalista.
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