L’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici è stato fondato nel 1975 a Napoli da Enrico Cerulli, Elena Croce, Pietro Piovani, Giovanni Pugliese Carratelli e da Gerardo Marotta, che ne è stato il presidente fino al gennaio del 2017, intorno alla biblioteca umanistica di oltre centomila volumi, messa insieme in un trentennio di pazienti ricerche di fondi librari in tutta Europa. Nel 1983 il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali acquisiva al patrimonio dello Stato il settecentesco Palazzo Serra di Cassano e lo destinava in uso all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici perché potesse sviluppare in una sede di adeguato decoro e funzionalità la sua vita, ormai al centro dell’attenzione degli studiosi di tutto il mondo. Un insiemearchitettonico fra i più notevoli del pur ricco patrimonio storico napoletano veniva così recuperato ad un’altissima funzione culturale.Nei primi anni di vita dell’Istituto, nato sotto gli auspici dell’Accademia dei Lincei, l’attività didattica e scientifica si è svolta in viale Calascione, nella sede della biblioteca. Questi locali divennero ben presto angusti per la grande affluenza di studiosi e di borsisti di ogni parte d’Italia e d’Europa, che sempre più affollavano i seminari e i convegni. Di questi splendidi ambienti, carichi di storia, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici ha fatto, come ha affermato il prof. Paul Dibon, “un crocevia della cultura europea”. Da Eugenio Garin a Luigi Firpo, da Hans-Georg Gadamer a Karl Popper, tutti i maggiori esperti italiani e stranieri della storia del pensiero hanno tenuto seminari all’Istituto. Nel lungo anno accademico, che inizia ai primi di settembre, per concludersi soltanto a luglio inoltrato, ogni giorno si svolgono vari seminari e corsi di lezione destinati ai borsisti dell’Istituto, ai ricercatori, ai giovani, al vasto pubblico colto della città. A un ritmo sempre più intenso l’Istituto si è adoperato anche per dare un contributo al riavvicinamento fra la cultura filosofico-umanistica e quella scientifica, con seminari di fisica e di biologia, cui hanno contributo vari premi Nobel, da Rita Levi Montalcini a Carlo Rubbia, da Steven Weinberg a Sheldon Glashow, da Marx Perutz a Ilya Prigogine. Ernst Gombrich, Francis Haskell, Ferdinando Bologna, Jean Starobinski hanno tenuto seminari di storia e teoria dell’arte, mentre al prof. Luigi De Rosa è stata a lungo affidata la direzione della sezione di economia dell’Istituto, incarico attualmente svolto dal prof. Piero Barucci. In collaborazione con le più prestigiose istituzioni di cultura straniere, l’Istituto organizza periodicamente cicli di lezioni per i suoi borsisti presso università e centri di ricerca all’estero: dal Warburg Institute di Londra all’École Pratique des Études di Parigi, alle università di Cambridge, Warwick, Rotterdam, Austin, Monaco, Francoforte, Amburgo, Tubinga, Erlangen. L’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici ha sviluppato anche un’ampia attività editoriale, volta al recupero dei momenti più alti della storia del pensiero. Sono così nate collane di edizioni critiche dei testi della filosofia greca (La Scuola di Platone, La Scuola di Epicuro), del Corpus Reformatorum Italicorum, degli Illuministi italiani, delle Hegels Vorlesungen, mentre la collana di Memorie dell’Istituto mette a disposizione della cultura nazionale i risultati dei seminari. A tale attività recentemente è stato dato nuovo impulso grazie alla creazione di una propria casa editrice: Istituto Italiano per gli Studi Filosofici Press. Ogni anno l’Istituto organizza inoltre una serie innumerevole di seminari e convegni presso le Scuole Estive di Alta Formazione che si tengono in molte località del Sud Italia, e non solo, e promuove presso le scuole secondarie superiori un programma articolato di “didattica dei contenuti”. |